I pensieri possono prendere forma in una molteplicità di modi:
trasformarsi in azioni, diventare oggetti, parole scritte, note sul pentagramma, opere d’arte o grandi teorie scientifiche.
Ma a volte ciò che poi accade non è il frutto di un’idea precisa ma di un’emozione profonda, urgente, necessaria, che affrancata dal vincolo della corrispondenza semplicemente si manifesta in un processo « materico » tumultuoso e istintivo.
Il tempo e la distanza emotiva lasceranno poi spazio alle parole.
Artista autodidatta sviluppa il suo stile in un espressionismo astratto dalla forte impronta materica. Utilizza i materiali più disparati: gesso, cemento, sabbia, cartone, juta che utilizza per sovrapposizioni conferendo al lavoro una tridimensionalità quasi scultorea.
Lasciandosi trasportare dall’improvvisazione creativa, interpreta temi legati alla natura e al contesto sociale sollecitando riflessioni tra materialità e spiritualità.